Sono 638 le strutture suddivise in tombotti e botti a sifone (315), ponti, cavalcavia e cavalca ferrovia (323) sui quali ha competenza la Città metropolitana di Venezia. Il censimento completato dopo il sisma che aveva colpito l’Emila Romagna, ha consentito di avviare un monitoraggio e individuare eventuali criticità e necessità di manutenzioni fin dall’inizio del mandato del Sindaco Luigi Brugnaro, che ritiene la sicurezza della rete viaria e l’efficienza delle strutture un obiettivo strategico fondamentale del suo mandato.
Dopo l’importante intervento di risanamento portato a termine sul ponte “Portegrandi-Caposile” sulla Strada Provinciale 43 nel Comune di Quarto d’Altino, è previsto il risanamento dei due ponti che attraversano il fiume Brenta sulla Strada Provinciale 12 in località Paluello nei comuni di Fiesso d’Artico e Stra e nel Comune di Fossò per un importo totale di 1 milione e 350mila euro.
“L'attenzione sui ponti, viabilità e scuole da parte della Città metropolitana è massima, come lo dimostrano le risorse economiche fino ad oggi impegnate – è il commento di Saverio Centenaro, consigliere delegato metropolitano-. Come più volte ribadito dal Sindaco Brugnaro queste sono le nostre priorità di mandato. Contiamo sul fatto che altre risorse, più volte annunciate dal Governo, vengano stanziate il prima possibile, così da completare un quadro di insieme sul nostro territorio metropolitano tale da soddisfare le esigenze dei nostri comuni a garantire sviluppo e nuovo lavoro”.
Nel primo semestre del 2017 sono state ispezionate 46 strutture distribuite sul territorio in base ad una classificazione legate alla loro collocazione: manufatti che passano sopra ferrovie, autostrade e altre strade, altri che attraversano fiumi, e ancora lungo arterie con elevata intensità di traffico, oltre ad alcuni, indicati fin dal censimento del 2013, che necessitano di interventi più urgenti di manutenzione.
Il risanamento del ponte “Portegrandi-Caposile” che transita sul fiume Sile, per esempio, e che insiste sulla Strada Provinciale 43 nel comune di Quarto d’Altino, è stato l’intervento più importante portato a termine tra il settembre del 2017 e il marzo del 2018. I lavori hanno consentito una profonda azione di manutenzione straordinaria e restauro strutturale della campata centrale e di quelle laterali per un investimento di 1.016.000,00 euro. La Città metropolitana ha deciso di intervenire cercando di limitare al massimo i disagi a livello di viabilità, con l’unico e chiaro obiettivo di garantire la sicurezza della struttura. E il risultato finale è stata la riapertura del ponte secondo i tempi previsti, senza causare disagi al traffico estivo dei pendolari e dei vacanzieri verso e di ritorno da Jesolo.
Nel primo semestre del 2018 sono stati effettuati ulteriori 23 monitoraggi di altrettanti manufatti. Dopo il censimento e i successivi controlli, la Città metropolitana di Venezia ha finanziato interventi per 3milioni e 300mila euro e servizi di monitoraggio e verifica delle strutture per 250mila euro. Ha, inoltre, predisposto un elenco di 13 interventi necessari e da finanziare che sono spalmati sul territorio metropolitano secondo una scala di priorità.
Il primo corrisponde a quello previsto in località Paluello, sul ponte che insiste sul Naviglio Brenta lungo la Strada Provinciale 12, tra i comuni di Fiesso d’Artico e Stra. Già dal gennaio scorso, la Città metropolitana ha attivato un semaforo con la presenza di sensori che non consente il transito contemporaneo di mezzi pesanti sul ponte ed ha eseguito un primo intervento per il consolidamento statico e messa in sicurezza investendo 140mila euro con interventi svolti in orario notturno per recare il minor disagio possibile alla viabilità e senza interrompere la navigazione sul Brenta. Il progetto esecutivo, legato al secondo stralcio di lavori, è già stato redatto per una ulteriore spesa di 350mila euro, che deve trovare copertura finanziaria.
Il secondo intervento è programmato poco distante, sempre sulla Strada Provinciale 12 che porta a Piove di Sacco. Anche in questo caso è già stato redatto il progetto esecutivo di risanamento del ponte che insiste sul Brenta nel tratto del Comune di Fossò per un importo di 1 milione di euro. L’intervento di risanamento della campata centrale e di quelle laterali della struttura si avvicina a quello realizzato sul ponte “Portegrandi/Caposile” tra settembre 2017 e marzo 2018. Anche in questo caso per garantire lo svolgimento dei lavori saranno necessarie delle locali deviazioni al traffico, opportunamente segnalate.