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Riapre sabato 13 giugno il Museo di Torcello, sale espositive di nuove accessibile al pubblico su prenotazione durante i weekend

Data: 
12/06/2020 - 11:00
Le sale del museo resteranno aperte gratuitamente ogni weekend dalle 10.30 alle 17.30 con prenotazione telefonica allo 041 2765001

Riapre questo weekend il Museo di Torcello gestito dalla San Servolo Servizi per conto della Città metropolitana di Venezia. Una riapertura che avviene assieme agli altri musei della città lagunare dopo il periodo di chiusura forzata imposto dal covid19. Le sale del museo resteranno gratuitamente aperte ogni weekend dalle 10.30 alle 17.30 con prenotazione telefonica allo 041 2765001.

 

Tutti gli ambienti sono stati sanificati e i gli spazi sono pronti a raccontare, in totale sicurezza, la storia di un’isola che, nel corso dei secoli fu un punto di approdo e scambio commerciale tra il mare e l’entroterra.

 

Il Museo di Torcello racconta la storia di un’isola che sicuramente già dal I secolo d.C. era un punto di approdo e scambio commerciale tra il mare e l’entroterra, una sorta di primo scalo per la città romana di Altino connessa alle principali antiche direttrici viarie di collegamento con l’est e il nord Europa: la via Annia e la via Claudia Augusta. Abitata e dotata di strutture portuali e commerciali, inserita nel sistema economico romano imperiale, Torcello si svilupperà ulteriormente nei secoli delle invasioni e della formazione dei regni romano-barbarici, offrendo alla popolazione della terraferma un luogo sicuro dove risiedere e formare una più ampia comunità che raggiunse il suo massimo sviluppo nel X secolo. Torcello fu così, prima di Rialto e di Venezia, la città della laguna, un luogo florido e dedito al commercio.

 

Il Museo nasce nel 1870 per iniziativa di Luigi Torelli, ex Prefetto di Venezia, per salvare dalla dispersione il patrimonio artistico di Torcello e per raccogliervi i reperti trovati nelle isole adiacenti e nella vicina terraferma.

 

Nel 1872 il Museo fu donato alla Provincia di Venezia e affidato alla direzione di Nicolò Battaglini già collaboratore di Torelli. Gli subentrò Cesare Augusto Levi che proseguì la raccolta dei reperti locali e  introdusse nel Museo oggetti della sua collezione personale. Nel 1887 acquistò e restaurò il Palazzo dell’Archivio sistemandovi le raccolte archeologiche in quello che chiamò il Museo dell’Estuario e che donò alla Provincia. Il 14 maggio 1889 ebbe luogo l’inaugurazione del Museo Provinciale.

 

Sono due le attuali sezioni: la medievale e moderna nel Palazzo del Consiglio e l’archeologica nel Palazzo dell’Archivio. In anni più recenti la Provincia di Venezia – oggi Città Metropolitana di Venezia – oltre al restauro dei due edifici ha curato la catalogazione e lo studio scientifico del patrimonio museale in collaborazione con il Ministero dei Beni Culturali, l’Università Ca’ Foscari e la Regione del Veneto.

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