Sono 4 per un valore complessivo di 1.560.000 euro i progetti presentati da 5 Comuni della Città metropolitana che hanno aderito ad un bando indetto dal Ministero della Transazione Ecologica destinato a finanziare progetti per interventi di riforestazione urbana, ricadenti in aree di proprietà pubblica e privata. Gli interventi, una volta ultimati, potranno contare su oltre 45mila nuove piantumazioni di piante arboree e arbustive.
I Comuni interessati sono Venezia, Mirano, Concordia Sagittaria, San Donà di Piave e Jesolo e gli interventi riguarderanno nel dettaglio: il “Bosco di Mestre con un progetto di riforestazione lungo il fiume Dese”, presentato dal Comune di Venezia - Istituzione grandi parchi; “Progetto di forestazione con finalità sociali”, presentato da I.P.A.B. “Luigi Mariutto” di Mirano (supporto comune di Mirano); “Venezia Orientale: il bosco diffuso”, presentato dai Comuni di San Donà di Piave e Concordia Sagittaria, in forma congiunta (protocollo d’intesa);“Imboschimento in ambito vallivo della Laguna di Venezia Nord” in comune di Jesolo, presentato da S.A.I.R. srl.
La Città metropolitana è stata la capofila e ha coordinato con gli uffici del settore urbanistica il lavoro di elaborazione dei progetti e quindi la verifica dei criteri richiesti dal Ministero attinenti in particolare alla valenza ambientale e sociale, al livello di riqualificazione e di fruibilità delle aree, ai livelli di qualità dell'aria e della localizzazione nelle zone oggetto delle procedure di infrazione comunitaria.
Tutte le proposte selezionate son risultate in linea con le strategie individuate dalla Città metropolitana di Venezia di adattamento ai cambiamenti climatici e di resilienza come previsto, tra l’altro, dal Piano Strategico Metropolitano e andranno completate nel termine limite di 7 anni.
Mirano “Progetto di forestazione con finalità sociali”, presentato da I.P.A.B. “Luigi Mariutto” di Mirano
L’area si trova nel territorio del Comune di Mirano e, nonostante l’intensa urbanizzazione e industrializzazione che caratterizza tutta la pianura veneta, questo territorio mantiene una matrice ambientale caratterizzata in buona parte da campi coltivati. L’area è delimitata a ovest dalla strada provinciale 35 e dall’esistente Bosco del Parauro, a nord est dal Fosso Parauro, e verso sud da coltivi e dal consolidato del centro della Città di Mirano, ed in particolare con le strutture dell’Ospedale.
La finalità del progetto prevede la riqualificazione di un terreno (di proprietà dell’ente IPAB Mariutto che eroga servizi di assistenza socio-sanitaria a persone anziane), confinante con l’esistente Bosco del Parauro, attraverso un processo innovativo di forestazione urbana che persegue l’obiettivo non solo di aumentare la biodiversità e il valore ambientale dell’area, ma anche quello di attuare azioni di promozione della consapevolezza ambientale che generino interessi e avvicinino soggetti diversi.
Questo obiettivo trova un punto di forza e un’opportunità nella vicinanza della principale struttura della Casa di Riposo IPAB Luigi Mariutto che andrebbe così ad implementare l’offerta rispetto all’accoglienza agli anziani, con nuovi progetti diversificati. Il bosco di nuovo impianto prevede al suo interno uno spazio aperto a prato, richiamando il forte rapporto tra villa e campagna, specifica dei giardini veneti. All’interno di questo spazio a prato verranno collocati diversi setti di siepi formate da specie autoctone, a formare una sorta di quinta teatrale, utili alle attività didattiche e ricreative che qui si svolgeranno. In alcuni ambiti verranno previste delle bassure destinate a trattenere temporaneamente l’acqua meteorica in modo da creare dei microambienti per la fauna selvatica e per lo sviluppo di piante igrofile; queste depressioni, ancora una volta, simboleggiano e sottolineano ed evocano la presenza dell’acqua nei giardini del territorio miranese. Il percorso sinuoso che si svilupperà in prossimità di questa radura andrà a favorire la fruizione delle aree destinate alla sosta e alle attività ricreative. L’intervento avrà un importo totale pari a 353.016,22 euro.
“Venezia Orientale: il bosco diffuso”, presentato dai Comuni di San Donà di Piave e Concordia SagittariaVerranno interessate complessivamente 17 aree distinte con superfici unitarie non inferiori ai 2.000 mq e facenti parte di un intervento organico che coinvolge i due comuni del Veneto Orientale, in ambiti territoriali vari, dall’ambito strettamente urbano alle aree agricole aperte.
Le finalità del progetto prevedono degli interventi relativi alla realizzazione di nuove zone boscate, nonché la realizzazione di infrastrutture “leggere” di fruizione turistico-didattica quali percorsi ciclo-pedonali, panchine e cartellonistica. L’obiettivo è quello di creare habitat prevalentemente boscati, intervallati da prativi più o meno ampi, in aree dove la messa a dimora non segue un andamento a filari ma avviene secondo un ordine “sparso”. La realizzazione delle nuove aree boscate di pianura si inserisce come azione strategica all’interno degli obiettivi del P.A.E.S.C. e della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile e della Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile promossa dalla Regione Veneto, nonché all’interno della Strategia Nazionale per il Verde Urbano in quanto la realizzazione di aree verdi permanenti intorno alle maggiori conurbazioni ed è coerente con gli obiettivi della strategia di tutela della biodiversità, di incremento e miglioramento della funzionalità di infrastrutture verdi e di miglioramento della salute e del benessere dei cittadini. Importo dei lavori 487.000 euro.
“Imboschimento in ambito vallivo della Laguna di Venezia Nord” in Comune di Jesolo
Gli interventi di forestazione, rientrano nella proprietà fondiaria della ditta S.A.I.R. srl, in Comune di Jesolo. Si tratta di un fondo inserito nell’ambito vallivo della Valle Cavallino e Valle Basegia, posta nella laguna Nord. La proprietà è confinante a sud-Est con il Canale Casson (litorale del Cavallino) a Nord-Est con la Valle Peoceto (Dragojesolo), a Sud con il canale Pordelio ed a Ovest con il Canale d’Arco detto “il Fosso”. La finalità del progetto prevede l’impianto di un bosco perenne a carattere naturaliforme e l’avvio di una serie azioni di riassetto ambientale dei terreni emersi di margine dell’ambiente vallivo di valle Cavallino e valle Basegia.
Si prevede, poi, di ampliare il tessuto forestale aziendale finalizzato all’assorbimento di CO2 emessa in atmosfera. E aumentare la connettività dei vari elementi vegetazionali boschivi (nodi) costituenti la rete ecologica lungo l’ambito vallivo in via Salsi, via Lio Maggiore e via Cristo Re oltre che ridurre sull’ambito vallivo di laguna nord di Venezia dell’impatto acustico e visivo determinato dalla lottizzazione residenziale e turistico ricettiva in Cavallino in frangia al Canale Casson. Importo totale 268.786.000 euro.
“Bosco di Mestre, progetto di riforestazione lungo il fiume Dese
L’intervento riguarda la creazione di una nuova area di circa 10 ettari lungo il fiume Dese con la piantumazione di 8.497 alberi e 1.714 arbusti, per un totale complessivo di 10.211 piante nel Comune di Venezia. Il progetto del valore di 470mila euro, è stato selezionato dal Ministero della Transazione Ecologica e prevede la realizzazione di formazioni forestali tipiche dei boschi planiziali “querco-carpineto”. Nelle aree a bosco verranno messi a dimora 8.497 alberi (Farnia 25% - Carpino bianco 20% - Frassino meridionale 20% ed altri tra Acero campestre, Ontano nero, Olmo campestre ecc.) e 1.714 arbusti. La scelta delle specie inoltre, consentirà di valorizzare alcune funzioni del bosco generalmente meno note, come la produzione di frutti eduli c.d. “food forest”, la possibilità di forme di apicoltura per la presenza di specie mellifere, la creazione di habitat adatti all’avifauna ed alla fauna legata agli ambienti umidi.
L’intervento si svilupperà in tre aree non continue e che verranno messe in collegamento con percorsi naturalistici per garantirne l’accessibilità. Tutto è pensato per avere impatti positivi dal punto di vista ambientale e sociale, anche in un’ottica di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico incorporando i principi della bioeconomia e della salute globale. Importo totale 470.000 euro.