Ventuno interventi, oltre 72 milioni di euro di investimenti: è questo il valore complessivo dei progetti che la Città Metropolitana e il Comune di Venezia erano riusciti, dopo un attento lavoro in sinergia con i sindaci del territorio, a farsi finanziare con il “Bando Periferie” indetto con un DPCM del 25 maggio 2016. Interventi che, così come stabilito dal cronoprogramma presentato dalla Città metropolitana di Venezia, denominato "RE.MO.VE” (Recupero periferie, mobilità sostenibile per la Città metropolitana di Venezia) avrebbero riguardato, nello specifico:
- -la riqualificazione e il potenziamento di molte stazioni ferroviarie come quelle di Porto Marghera, San Donà di Piave, Portogruaro, Meolo, Fossalta e Musile di Piave, Ceggia, San Stino di Livenza e Mira-Mirano;
- -la nuova stazione degli autobus di San Donà di Piave;
- -interventi di riqualificazione urbana di aree limitrofe alla linea ferroviaria come quelli previsti a Spinea con la riqualificazione delle aree a parco di via Bennati e la ristrutturazione dell’ex Bocciodromo da destinare ad attività socioculturali;
- -la sistemazione della Cantina dei Talenti di San Donà di Piave;
- -lavori di manutenzione a Dolo con la sistemazione di Villa Angeli;
- -interventi di miglioramento della sicurezza territoriale con potenziamento illuminazione Led nel Comune di Chioggia;
- -la manutenzione del Palazzo del Cinema di Concordia Sagittaria;
- la bonifica e riqualificazione dell’area “ex Perfosfati” di Portogruaro.
A ciò si aggiungono i lavori presentati nel territorio comunale di Venezia dove, oltre alla riqualificazione della Stazione Rfi di Porto Marghera per un costo totale di 7,6 milioni di euro, dei quali circa 3,8 milioni finanziati dal Bando e oltre 3,7 milioni da Rfi, ora potrebbero essere a rischio anche la manutenzione del Palazzo ex Casinò al Lido, per un impegno complessivo di 13.375.000 euro, intervento indispensabile per lo sviluppo della Biennale Cinema e della congressualistica, l’intervento di miglioramento della sicurezza territoriale con potenziamento delle celle segnale G5 nelle stazioni di Mestre e di Santa Lucia e a piazzale Roma, per un importo di 900mila euro. Cifra a carico per 270mila euro del Bando e la restante parte a carico di un finanziamento privato. A rischio anche la manutenzione dei forti della terraferma per ulteriori 1,5 milioni.
Tutti interventi pronti a partire e che, dallo scorso 13 novembre, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della delibera del Cipe, erano stati finanziati per un totale di 38.727.000 euro per la Città metropolitana di Venezia a fronte di un valore complessivo progettuale pari a 55.398.000 euro. La differenza, che ammonta a 16.671.000 euro, veniva infatti finanziata, da soggetti privati e/o enti pubblici attuatori di ogni singolo progetto.
A questi oltre 55 milioni vanno aggiunti i 17.173.000 euro destinati al Comune di Venezia per la ristrutturazione edilizia del complesso “Manifattura Tabacchi” per la realizzazione della Cittadella della Giustizia di Piazzale Roma. Un progetto ambizioso per la Città a tal punto che lo scorso gennaio, il sindaco Brugnaro sottoscrisse un Protocollo d'intesa con il Ministero della Giustizia che, ritenendo l’operazione strategica, decise di compartecipare alla ristrutturazione per un importo complessivo di 4.637.000 euro.
“Spero non sia la scelta definitiva e che nel passaggio alla Camera il testo del decreto, magari con un emendamento dello stesso Governo, possa essere corretto. Conti alla mano, il provvedimento coinvolge 1.000 amministrazioni locali con oltre 25 milioni di cittadini, per un totale di 4,1 miliardi di euro di investimenti – commenta il sindaco Luigi Brugnaro – Nella Città metropolitana ci sono convenzioni firmate con 13 sindaci dell'area metropolitana interessati, che rappresentano oltre 500.000 residenti che si aspettano che le promesse fatte vengano rispettate. Voglio sottolineare che le convenzioni sono già state sottoscritte e che la progettazione di tutti gli interventi è in fase avanzata: ad ora, sono già stati contrattualizzati lavori per 1.635.186,96 euro, dei quali 1.153.312,54 euro già realizzati e pagati nella quota di 847.554,93 euro. Sono tutte risorse già anticipate dai diversi enti e che non si saprà se saranno riconosciuti, ma la cosa che più preoccupa è la battuta d’arresto che subiranno opere pubbliche funzionali e indispensabili per i nostri concittadini. Opere che avevano trovato il sostegno di altri enti, pubblici e privati, per un totale di oltre 21 milioni di euro, che avevano valutato positivamente una collaborazione al fine di ammodernare le infrastrutture e svilupparne di nuove. Il rischio è di perdere anche questi.
Abbiamo già approvato anche l’accordo programmatico con la Prefettura per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore delle opere pubbliche, concessioni, servizi e forniture concernenti l'attuazione dei vari progetti, perché la legalità e la trasparenza siano sempre al primo posto, soprattutto quando si tratta di denaro pubblico. Vista la gravità di quanto accaduto, ho deciso di interrompere le mie ferie qualche giorno prima e di tornare in Città già nei prossimi giorni per seguire la questione più da vicino, cercando un fronte comune con gli altri sindaci del territorio. La difesa degli interessi dei cittadini viene prima di qualsiasi cosa, perché è a loro, solo a loro, che dobbiamo rendere conto”.