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Sabato 4 Marzo a San Servolo inaugurazione della mostra “LeavesLives, Come le foglie, mezzo secolo di donne al manicomio”.

Data: 
28/02/2023 - 10:15
Dalle buste dell’Archivio Storico degli Ospedali Psichiatrici veneziani riaffiora la storia di oltre diecimila donne ricoverate nelle isole di San Clemente e di San Servolo, dal 1900 al 1950.

Una mostra emozionale, frutto del lavoro di due anni di ricerche d’archivio che sarà in grado di stupire e di far meditare. Quante donne sono entrate in manicomio a Venezia nella prima metà del Novecento? E quanta parte della loro vita vi hanno trascorso, o perduto? Dalle buste dell’Archivio Storico degli Ospedali Psichiatrici veneziani riaffiora la storia di oltre diecimila donne ricoverate nelle isole di San Clemente e di San Servolo, dal 1900 al 1950.  Di loro sono rimasti alcuni fogli di cartelle cliniche, assai scarni: documenti conservati presso l’Archivio Storico dell’isola di San Servolo, di proprietà della Città metropolitana di Venezia. 

 

San Servolo srl, società in house della Città metropolitana di Venezia, ha promosso e sostenuto questa mostra destinata ad emozionare e a far meditare. Le celebrazioni dell’8 marzo sono, infatti, occasione per riflettere e per guardare più da vicino le storie di queste figure femminili dimenticate, delle quali - nei lunghissimi giorni vuoti che possiamo contare - restava solo il nome, unica proprietà, e l’età al momento dell’ingresso: il tempo, dopo, si fermava.

Contare i giorni di permanenza in ospedale, censire per ognuna il nome, l’età al momento dell’ingresso e, in caso di morte, l’età alla morte, è l’idea su cui si basa questa esposizione, o meglio questa installazione, curata dalla psichiatra Maria Cristina Turola e dal suo gruppo. 

 

“Questa mostra nasce per voler rappresentare tutte le donne che sono state in cura nel manicomio di Venezia – spiega la psichiatra -, Ognuna delle 10mila che abbiamo individuato come presenti nella struttura tra il 1900 e il 1950 sarà appresentata con una foglia colorata in cui c’è scritta la data, il nome e il numero di giorni trascorsi in cura nel manicomio. La mostra nasce da una domanda: quante donne c’erano ricoverate a San Clemente e San Servolo. L’idea è quella di dare un impatto emotivo attraverso quello che diventa un autentico bosco di foglie installato lungo i corridoi che conducono proprio alle stanze dell’archivio di San Servolo. Sono tante le storie che colpiscono e che mi hanno colpito sfogliando le migliaia di fascicoli che abbiamo riaperto, quasi tutte sono molto tristi, da parte nostra c’è la voglia di raccontarle sperando che questa mostra possa essere l’inizio di un ulteriore percorso di ricerca”.

 

Come ha spiegato la stessa dottoressa Turola le donne sono rappresentate tutte insieme in un grande albero orizzontale in cui ognuna di loro è una foglia e un nome, con un impatto visivo ed emotivo forte: migliaia di foglie disposte lungo le pareti, verdi per le donne dimesse e marroni per quelle morte; le diverse gradazioni di colore rappresentano l’età al momento del ricovero.

 

L’Archivio Storico di San Servolo, collocato nella parte monumentale dell’isola, ordinato, inventariato e disponibile alla consultazione, è uno dei più antichi e ricchi archivi manicomiali. “La documentazione sanitaria comprende oltre 50.000 cartelle cliniche, appartenenti a uomini, donne e bambini, ordinate cronologicamente dal 1842 al 1978, in gran parte dotate di fotografia identificativa – spiega il responsabile dell’archivio Luigi Armiato - . Basta aprire una di queste cartelle perché emergano le storie delle persone, i loro volti, le annotazioni dei medici che le curarono, a volte lettere, disegni, biglietti. Sono in molti i visitatori che lo frequentano per motivi di ricerca storica, scientifica o familiare. A San Servolo è custodita la cartella clinica del più antico pazzo italiano ricoverato in un manicomio nel 1725 ed è stato il primo ospedale psichiatrico chiuso dopo la legge 180 dopo tre mesi il 13 agosto del 1978. Questa mostra sarà un grosso stimolo a ripensare a quanta gente è passata per quest’isola in 200 anni”.

 

La mostra sarà inaugurata sabato 4 marzo alle ore 11.00, preceduta da una breve presentazione in cui interverranno, oltre alle autorità, Luigi Armiato responsabile dell’Archivio storico dell’isola di San Servolo, Maria Cristina Turola, Curatrice della mostra, Maria Bianco, Direttore della UOC (Unità Operativa Complessa) di Psichiatria di Venezia e Chioggia, Silvana Marzagalli, Presidente AITSAM (Associazione Italiana Tutela Salute Mentale) della sezione di Venezia Centro storico e Isole e vicepresidente nazionale, Moreno De Rossi, Direttore del Dipartimento di salute mentale (DSM). La mostra si svolge con il patrocinio dell’associazione nazionale Mente in Rete.

La mostra è visitabile fino al 16 aprile, ingresso libero e gratuito

Per info: museomanicomio@servizimetropolitani

https://museomanicomio/servizimetropolitani.ve.it

 

 

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