Il Consiglio metropolitano, riunito oggi in videoconferenza, ha approvato il bilancio consolidato della Città metropolitana che chiude l’esercizio 2021 con un risultato economico positivo pari ad +4,6 mln di euro.
Un risultato al quale l’ente è arrivato malgrado il perdurare degli effetti negativi derivanti dal COVID-19 che hanno fatto crollare non solo le entrate tributarie (imposta Rc auto e tassa sui passaggi di proprietà) ma soprattutto i ricavi da tariffazione sul trasporto pubblico locale e della società San Servolo che derivano dall’utilizzo di spazi e camere nell’isola di San Servolo di proprietà della stessa Città metropolitana.
In particolare, nonostante il crollo delle entrate, aver mantenuto positivo il risultato della gestione caratteristica dell’intero gruppo (pari a + 2,6 mln di euro) denota una solida capacità della Città Metropolitana di ridurre i costi di gestione in misura più che proporzionale alla riduzione dei ricavi attraverso un ulteriore efficientamento delle strutture.
Grazie all’azzeramento del debito della Città metropolitana di Venezia (l’unica in Italia tra le città metropolitane ad averlo azzerato al 31.12.2020) migliora, inoltre, la gestione finanziaria.
“I dati del bilancio sono a posto ma iniziamo già a pensare al futuro e all’aumento dei costi che avrà soprattutto l’energia elettrica e il gas che usiamo per alimentare e riscaldare scuole, palestre e immobili di nostra proprietà – ha spiegato il Sindaco Luigi Brugnaro - Ci siamo messi in sicurezza con degli scostamenti per il 2022 ma stiamo già pensando a come coprire i 6/8 milioni di euro in più di costi che sono previsti per il prossimo anno. Su questo tema aspettiamo le decisioni del nuovo governo ma la mia idea, come Città metropolitana, è pensare di costruire un nostro impianto fotovoltaico per essere autonomi e indipendenti. Autoprodurre corrente con pannelli fotovoltaici in luoghi diversi e cederla al gestore creando un parco fotovoltaico dove concentrare i pennelli potrebbe essere un soluzione interessante, come utilizzare i tetti delle scuole e delle palestre. Per arrivare a questo risultato serve una burocrazia più snella e dipenderà dal Governo, di abbattere i costi di cessione per l’energia autoprodotta.” Una proposta, questa, che ha trovato unanime interesse e condivisione da parte dei Consiglieri metropolitani.
A livello economico finanziario, la liquidità degli enti/società inclusi nell’area di consolidamento non desta preoccupazione, in quanto la San Servolo Servizi ha contratto un solo finanziamento a breve termine con la Città metropolitana di Venezia per 200 mila euro e la liquidità (la cui giacenza al 31.12.2021 è pari a 126 mln di euro) è in grado di sopperire a possibili difficoltà temporanee finanziarie di ATVO e ACTV, posto che i finanziamenti regionali destinati a tali aziende sono erogati generalmente in ritardo dalla Regione Veneto.
Gli investimenti della Città metropolitana di Venezia sono, poi, sensibilmente aumentati da 29,6 mln di euro del 2020 a 41 mln del 2021.
I risultati, quindi, registrati nel 2021 e la solidità economico, finanziaria e patrimoniale della Città metropolitana di Venezia consentiranno di affrontare la situazione che si sta registrando negli ultimi mesi del 2022, in considerazione dell’aumento dei costi dell’energia (gas, energia elettrica) che, assieme all’aumento dell’inflazione e susseguente crollo probabile dei consumi, caratterizzerà negativamente la chiusura dell’esercizio 2022 e il prossimo esercizio finanziario.
Appare, quindi, ancor più importante proseguire nel potenziamento avviato nel corso degli ultimi 2 esercizi degli investimenti volti a finanziare interventi di efficientamento energetico in particolare:
a) interventi sugli istituti scolastici con lavori già avviati in 7 istituti scolastici del territorio metropolitano che ha interessato i seguenti istituti:
1. Pacinotti: eseguito
2. Franchetti: eseguito
3. Algarotti (Venezia): in corso di progettazione
4. Vendramin Corner (Venezia): in corso di progettazione
5. Cini Venier (Venezia): in corso di progettazione
6. Morin (Mestre)
7. ITIS Righi (Chioggia).
b) acquisto di pannelli fotovoltaici per energia elettrica che si stanno utilizzando nell’isola di San Servolo e che hanno già portato ad un risparmio del 33% dei costi.
c) di acquisto autobus ibridi e alimentati ad idrogeno, da parte delle aziende del trasporto pubblico locale Atvo 18 autobus tra ibridi ed elettrici con istallazione centraline elettriche in varie stazioni, ACTV 25 elettrici ed entro 2026 ulteriori 123 autobus tra ibridi, elettrici e a idrogeno).