La Città metropolitana, attraverso un decreto approvato dal Sindaco Luigi Brugnaro ha aderito al Protocollo per il contrasto alla violenza contro le donne della Rete territoriale antiviolenza, proposto dall’Azienda Ulss 3 Serenissima.L'azienda sanitaria territoriale è il soggetto capofila dl progetto e la Città metropolitana ne condivide il metodo, le finalità e gli obiettivi, nonché la piena corrispondenza con la programmazione generale dell’ente e per la specifica Linea 12 relativa all’inclusione e coesione sociale, obiettivo, quest'ultimo, contenuto anche nelle linee guida del Piano Strategico metropolitano.
In cosa consiste.L’Ulss 3 Serenissima, capofila dell’iniziativa, ha promosso la sottoscrizione del documento di 43 istituzioni cruciali del territorio. La carta che condanna e contrasta la violenza di genere coinvolge l’intero territorio dell’Azienda sanitaria, raccogliendo una pluralità di soggetti trasversali. Da domani si muoveranno in sinergia per aiutare le donne vittime di ogni genere di abuso, convogliando in un’unica rete le iniziative già presenti nel territorio e partorendo insieme nuovi percorsi virtuosi.Al suo interno, il documento coinvolge attivamente tribunali, Procura, università, forze dell’ordine, Comuni, Città metropolitana, uffici scolastici, sindacati, istituti d'accoglienza per minori, cooperative, centri antiviolenza pubblici e privati, ordini professionali di ogni tipologia (come quello dei medici, dei farmacisti, degli psicologi, dei giornalisti, degli assistenti sociali) e molti altri protagonisti.Ognuna di queste istituzioni si impegna a promuovere al suo interno e a estendere al suo esterno le buone pratiche di sensibilizzazione contro la violenza di genere, ad attivare risorse e progetti comuni per contrastare la discriminazione e l’abuso sulle donne, a condividere tra loro procedure codificate di accoglienza e presa in carico delle vittime (compresi eventuali figli minori), ad attivarsi nei confronti degli uomini autori di violenza per prevenire comportamenti maltrattanti e ridurne la recidiva, a promuovere l’aggiornamento professionale all'interno degli ordini per specializzare i lavoratori nella gestione di queste tematiche, a promuovere campagne di prevenzione e informazione verso i cittadini, a sostenere percorsi educativi rivolti alle scuole contro la violenza di genere, a elaborare i dati in proprio possesso relativi al fenomeno sulla violenza per studi, ricerche, report ciclici.Domani ci sarà il primo incontro tecnico operativo virtuale. I rappresentanti dei 43 soggetti sottoscriventi si collegheranno da remoto con l’Ulss 3 Serenissima. L’interazione per via telematica, scelta per evitare assembramenti in questa seconda ondata epidemica, avverrà alle ore 10 di domattina.“Nel corso del primo incontro in videoconferenza della nuova rete antiviolenza, verranno anche individuati i soggetti con cui attivare i prossimi tavoli d’azione - dice il direttore generale Giuseppe Dal Ben -. Si tratta di un primo passo indispensabile per coordinare i lavori e rendere la rete realmente ricettiva alle esigenze delle donne vittime di abusi”.L’esito del protocollo, previsto dal Decreto della Giunta Regionale 863 del 2018, è stato gestito dalla direzione dei Servizi socio sanitari dell’Ulss 3, in collaborazione con i centri antiviolenza e i Comuni del suo territorio di competenza.Saranno Ulss 3 e centri antiviolenza a istituire anche i tavoli futuri per rafforzare la nuova rete territoriale: coinvolgeranno di volta in volta soggetti diversi aderenti al protocollo, a seconda della specifica tematica da affrontare.
Chi compone la nuova rete territoriale antiviolenza venezianaPrefettura e forze dell’ordine:1. Prefettura di Venezia2. Questura di Venezia3. Comando provinciale di Venezia dei Carabinieri4. Comando provinciale della Guardia di Finanza di VeneziaMagistratura e uffici giudiziari:5. Tribunale civile e penale di Venezia.6. Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Venezia7. Ufficio interdistrettuale di esecuzione penale esterna – Dipartimento per la giustizia minorile di comunità – Ministero della giustizia.Servizi socio sanitari:8. Ulss 3 Serenissima, capofilaEnti locali:9. Comitato dei sindaci del Distretto socio sanitario Venezia centro storico, isole ed estuario e del Distretto socio sanitario Venezia Terraferma, Marcon e Quarto d’Altino10. Comitato dei sindaci del Distretto socio sanitario Mirano Dolo11. Comitato dei sindaci del Distretto socio sanitario Chioggia12. Città metropolitana di VeneziaCentri antiviolenza, case rifugio, case di secondo livello per donne vittime di violenza e centri per il trattamento degli autori di violenza:13. Centro antiviolenza Comune di Venezia14. Centro antiviolenza Civico donna Comune di Chioggia e Sportello antiviolenza Comune di Cavarzere (cooperativa Domi group)15. Centro antiviolenza Estia di Venezia, Centro antiviolenza Sonia di Noale, Centro per gli autori di violenza Gru di Venezia e Sportello antiviolenza di Mira e Mirano (cooperativa Iside)Area dell’educazione e della formazione:16. Ufficio scolastico regionale per il Veneto17. Università Ca’ Foscari Venezia18. Iusve, Istituto universitario salesiano di Venezia19. Università Iuav di Venezia20. Centro di Ateneo per i diritti umani “Antonio Papisca” e cattedra Unesco “Diritti umani, democrazia e pace” dell’Università degli Studi di PadovaArea degli ordini professionali:21. Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri della provincia di Venezia22. Ordine dei farmacisti della provincia di Venezia23. Ordine degli psicologi del Veneto.24. Ordine dei tecnici sanitari di radiologia medica e professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione del Veneto25. Ordine degli assistenti sociali del Veneto26. Ordine dei giornalisti del VenetoOrganizzazioni sindacali:27. Aaroi-Emac28. Anaao29. Anpo-Ascoti-Fials medici30. Aupi Fassid31. Cgil fp32. Cgil Gruppo medici dirigenti33. Cimo34. Cisl fp35. Fassid Area Snr36. Fsi Usae37. Nursing Up38. Uil Fpl
Altri importanti soggetti:39. Consigliera di parità della Città metropolitana di Venezia40. Consultorio socio educativo privato accreditato Aied41. Lievito cooperativa sociale Mestre Venezia.42. Casa famiglia San Pio X Patriarcato di Venezia43. Comitato donne XXV Aprile