ESPOSTA NELL’ISOLA DI SAN SERVOLO UN'OPERA DI ARNALDO POMODORO. L'INAUGURAZIONE ALLA PRESENZA DEL SINDACO BRUGNARO

Data: 
03/05/2018 - 10:00
‘Il Disco in forma di Rosa del deserto', è concessa in comodato d’uso dalla Fondazione che porta il nome dello scultore

Il sindaco della Città Metropolitana di Venezia Luigi Brugnaro, ha inaugurato assieme all’Ambasciatore Umberto Vattani, presidente della VIU, Venice International University,  e ad Andrea Berro, Presidente della San Servolo Servizi ‘Il Disco in forma di Rosa del deserto', opera dell’artista Arnaldo Pomodoro e concessa in comodato d’uso dalla Fondazione che porta il nome dello scultore. Tre metri di diametro è stata realizzata in fiberglass ed è l'unica opera monumentale in Laguna del noto artista, considerato uno dei più importanti scultori contemporanei italiani. L’obiettivo della Fondazione Pomodoro è quello di promuovere un’azione di prestito con enti e istituzioni pubbliche e private, nell’ottica di rendere maggiormente fruibili al pubblico le opere del Maestro e della propria collezione.

La scultura di Pomodoro ricostruisce plasticamente, in maniera quasi mimetica, il processo naturale di cristallizzazione. Osservato di profilo, scrive il critico Sanesi, il disco rivela la tensione e lo stiramento tra le due facce, portando alla vista la nervatura interna e il cuore pulsante della materia.

«L'arte contemporanea è ricerca e sperimentazione - ha spiegato il sindaco metropolitano Luigi Brugnaro -. Il nostro auspicio è che questo posto, che è di proprietà della Città metropolitana, possa tornare ad essere un luogo di eccellenza. Saremo molto onorati di poter ricevere in dono quest'opera che ora è stata data in concessione, così come l'installazione 'Support' di Lorenzo Quinn. San Servolo diventa un museo a cielo aperto come quello che stiamo tentando di fare a Forte Marghera o a Forte Zelarino. L'obiettivo è di creare un percorso dell'arte che coinvolga l'intera città metropolitana. L'arte e la bellezza acquisiscono valore con la sicurezza e il decoro. Venezia ha la capacità di tutelare le proprie opere d'arte. Tutti dovrebbero contribuire a contrastare vandalismi e incurie perché l'intera città è un'opera d'arte. Qualsiasi persona venga a Venezia con questo spirito è cittadino veneziano a pieno titolo».

«Quest'isola è diventata l'Eden delle sculture – ha aggounto l'ambasciatore Vattani -. Sono esposte opere di Pietro Consagra, Sandro Chia, Oliviero Rainaldi, la fantasmagorica video-installazione di Fabrizio Plessi, i Panda del cinese Han Meilin. Vorremmo fare in modo che diventasse un punto di riferimento per l'arte veneziana». 

«Il principale obiettivo della San Servolo Servizi -  ha aggiunto Berro -  è far accrescere sempre più le potenzialità di questo bellissimo posto attraverso la sua gestione,  conservazione e  valorizzazione».

Per quanto riguarda la VIU il sindaco Brugnaro ha voluto anche lanciare un appello perché università di tutto il mondo possano avere proprie sedi a Venezia, Marghera e Mestre in modo da attrarre giovani che possano vivere e lavorare in città.

«Quest'isola deve molto al sindaco di Venezia – ha sottolineato Vattani - perché da quando ha assunto questo incarico ha rappresentato ai rettori la necessità di far venire più ricercatori, studenti e professori: una promozione del turismo culturale che è molto importante».

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