Un investimento di 333 milioni di euro distribuiti su 28 Comuni della Città Metropolitana, con il progetto trainante che prende il nome di “Bosco dello Sport”, a sottolinearne le finalità sportive, di riqualificazione urbana e sostenibilità ambientale.
Sono stati presentati questa mattina nell’auditorium della Città metropolitana di Venezia i Piani integrati PIU’ SPRINT, che attraverso i fondi del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza si pongono molteplici obiettivi: dalla promozione di servizi sportivi e socio culturali allo sviluppo di attività di aggregazione; dalla rinascita delle periferie alla rigenerazione di parchi e giardini scolastici.
Un lavoro di largo respiro al quale sono collegati 34 interventi in 28 comuni del territorio metropolitano che prevedono un contributo di 139.637.277 euro dal Pnrr (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e un cofinanziamento di 194.155.408,47 euro da parte dei Comuni coinvolti per un totale di 333.792.685,57 euro. Un’idea che segue le linee guida del Piano Strategico Metropolitano e che riguarderà un’area di intervento che coinvolge i 2.660.767 abitanti dell’Area metropolitana costituita da Venezia e dalle province di Padova e Treviso.
Il Bosco dello Sport sorgerà a Tessera e prevederà la realizzazione di stadio, arena, completamento della nuova viabilità Tessera-aeroporto, opere di urbanizzazione interna, a verde e di paesaggio, area educational. Un luogo multifunzionale, attivo 7 giorni su 7 e in grado – è stato sottolineato - di garantire la sostenibilità economico-finanziaria. Per il progetto saranno stanziati 93.581.321,26 euro di finanziamento PNRR e 189.918.678,74 euro di cofinanziamento del Comune di Venezia. Dal Piano degli interventi sono state tolte tutte le componenti commerciali e direzionali, eliminando importanti volumi edificatori, mentre sono state incrementate le funzioni culturali, educative, mediche e formative. Particolare attenzione verrà riservata all’aspetto ambientale con una superficie verde di quasi 79 ettari: una grande struttura ecologica e sostenibile – è stato rimarcato - in cui gli impianti sportivi sorgeranno in mezzo ad aree boscate. Il progetto dovrà essere completato entro il 2026, puntando al traguardo delle Olimpiadi invernali Milano Cortina.
La scelta di realizzare un polo sportivo è stata dettata non solo dalla volontà di rivitalizzare le città di Venezia in tutte le sue componenti, ma per la natura inclusiva tipica delle attività sportive, intese non solo come strumento di benessere psico fisico e prevenzione, ma come veicolo di inclusione, partecipazione, educazione che possa permettere lo sviluppo di capacità e abilità essenziali per la crescita equilibrata di ciascun individuo, con particolare riferimento all’attrattività per i giovani.
Il Bosco dello Sport, sviluppato nelle sue diverse architetture, - è stato spiegato - vuole così essere un luogo in cui incontrarsi, raccontarsi, confrontarsi e conoscersi, uno spazio fisico e dunque stabile e riconoscibile, quasi a voler divenire un luogo simbolico, un ambiente multidimensionale, uno strumento educativo e formativo spesso anticipatore dei mutamenti sociali.
Nello specifico il Progetto del “Bosco dello Sport” riguarderà:
- Completamento Nuova viabilità Tessera – Aeroporto: l’intervento, nella sua interezza, prevede l’estensione della viabilità al by pass di Tessera - comprensivo dei sottoservizi afferenti alla stessa (finanziati con PNRR) - che sarà oggetto di successivo accordo di programma fra gli enti competenti.
Bosco dello sport – Opere a Verde e di Paesaggio: per dimensioni e importanza delle opere, si è ritenuto di sviluppare un progetto specifico con dignità di intervento a sé stante rispetto alla parte edilizia. L’intervento sarà cofinanziato dal Comune;
Arena: una nuova arena per gli sport al coperto e per gli spettacoli, che sarà in grado di ospitare fino a 10.000 persone sedute;
Stadio: opera concepita principalmente per il gioco del calcio ma anche di altri sport, come il rugby, e dotata di molteplici servizi al proprio interno, dimensionata per 16.000 spettatori comodamente seduti e al coperto.
Area educational e sport: area dove pubblico e privato potranno interagire realizzando strutture sportive di dimensioni minori, un’importante area educational per percorsi studio a diversi livelli e di medicina, nonché un impianto natatorio di livello olimpionico. Tale intervento, che potrà essere realizzato anche per successivi stralci, non è al momento finanziato, ma sarà oggetto di successivi accordi e finanziamenti.
“Voglio ringraziare tutti i tecnici della Città Metropolitana, del Comune di Venezia e di tutti i Comuni che hanno partecipato, così come il Governo e le strutture ministeriali e tutte le persone che ci hanno aiutato” ha sottolineato nel suo discorso introduttivo il sindaco Brugnaro. "Il Bosco dello Sport, che sorgerà a Tessera è il cuore del progetto e tiene insieme tutto: salute, attività fisica, ma anche conoscenza e valorizzazione delle persone. Lo sport professionistico fa da traino per tutte le attività sportive del territorio. Noi siamo l'unica città in Italia che non ha impianti sportivi, non li ha mai avuti, sono 40 anni che li chiediamo: finalmente riusciremo a realizzare un sogno di tanti veneziani".
"Da quando sono nato sento parlare di stadio nuovo e cittadella dello sport. Oggi siamo qui per presentare qualcosa di concreto e questo mi rende orgoglioso sia come amministratore che come cittadino - le parole del vicesindaco Andrea Tomaello - La situazione del Comune di Venezia, dal punto di vista delle infrastrutture, la conoscete. Vedere una squadra come il Venezia Calcio, o in passato la Reyer, andare a giocare fuori Comune o addirittura fuori provincia penso che sia una sconfitta per tutti. Tuttora ci sono questi problemi, ma l'Amministrazione si sta impegnando ad adeguare tutte le strutture possibili per fare in modo che tutte le squadre professionistiche possano trovare posto nella propria città. Lo scopo del nostro intervento - ha proseguito Tomaello - è anche quello di dare a tanti bambini e ragazzi uno spazio per stare insieme, creando un centro sportivo che vive sette giorni su sette. Sono molto contento poi anche del fatto che il progetto punta sul verde e sull'aspetto ambientale, questo è un elemento importante e penso che possa trovare ampia condivisione".
“Avere uno stadio con capienza per 16.000 persone e un palazzetto da 10.000 posti - ha ripreso Brugnaro - darà attrattività all’organizzazione di eventi che oggi trovano difficile collocazione sul nostro territorio e si spostano in province e città vicine. E, inoltre, non va dimenticato l’aspetto dell’impatto ambientale: questa nuova progettazione azzera completamente un precedente disegno che prevedeva l'immissione di 600mila metri cubi di parte commerciale, direzionale e turistico-alberghiera. Abbiamo voluto tenere solo le strutture sportive e ampliato l'area verde fino in un totale di 115 ettari. Il tutto poi consentirà ai cittadini, grazie alla strada di collegamento con l'aeroporto, la possibilità di evitare il traffico intorno al Marco Polo, agevolando, inoltre il collegamento con la rete autostradale. Riuscire a cantierizzare bene le opere è un'opportunità per tutta l’area metropolitana, migliorerà le connessioni territoriali andando a fornire benefici sia al settore turistico che industriale."
Nel corso dell’appuntamento sono stati illustrati anche i progetti che interesseranno numerosi Comuni della Città metropolitana. Prima di dare la parola ai rappresentanti delle Amministrazioni presenti il sindaco Brugnaro ha rimarcato come “la presentazione unitaria dei progetti al Governo sia espressione di una concordia istituzionale e di una Città metropolitana effettivamente tale”.
Descrizione sintetica degli interventi nei comuni metropolitani
Annone Veneto
L’area di intervento occupa un vasto appezzamento di terreno posto a sud-ovest del centro urbano di Annone Veneto e fa parte di un comprensorio sportivo-ricreativo. Ha una superficie di circa 38.560 mq.
Nella zona vi si trovano vari edifici pubblici: lo stadio di calcio comunale dotato di tribuna, pista di atletica, spogliatoi; locali dedicati ad eventi di festa; parcheggi; campo da tennis; campo di pattinaggio; un’area attrezzata per gioco bambini, la scuola elementare, media e dell’infanzia, la chiesa, ecc.
Viene prevista la realizzazione di percorsi pedonali, aree di sosta attrezzate, percorsi vita, installazione di giochi, aree per picnic. Realizzazione di una zona per riunioni, conferenze, eventi presso il parco pubblico “Boschet de Danon”. Inoltre sarà realizzato un piccolo campo di calcio in erba, recintato, per esordienti e amatori. Ed un ponticello sul canale Fosson. Tali interventi hanno la capacità di coinvolgere piccoli e giovani atleti ma anche famiglie e l’utilizzo del parco diventa luogo di incontro e relazione.
Caorle
L’intervento proposto riguarda il completamento della ristrutturazione dello stadio comunale “Chiggiato”. L’impianto, assieme all’attiguo Palasport, fa parte della “cittadella sportiva” che è posta in posizione strategica all’ingresso della città ed a pochi passi dal centro storico. Lo stadio è composto da una tribuna coperta di circa 2000 persone, un campo da calcio principale, due campi secondari ed una pista per l’atletica. All’interno ospita una piccola palestra e vari locali di servizio. Recentemente la pista di atletica è stata oggetto di intervento, con un ammodernamento con lo scopo principale e di ospitare eventi nazionali e internazionali (grazie all’omologazione FIDAL della stessa).
Questi interventi permetterebbero di raggiungere importanti obiettivi per la comunità inerenti più aspetti quali: socialità, pratica sportive, valenza educativa, riduzione dei fenomeni di marginalità a seguito svolgimento attività collettive, fattore di attrazione in ambito extra-territoriale.
Cavallino Treporti
Nell’area oggetto di intervento, essendo la più estesa superficie comunale, si svolgono le principali manifestazioni del Comune a carattere aggregativo. Attualmente, però, risulta complessivamente degradata, con pavimentazioni sconnesse, poco sicura, senza illuminazione pubblica e luogo di cattive frequentazioni, sottoutilizzata, in quanto non adeguatamente infrastrutturata, e mancante di spazi di verde attrezzato ed alberato.
Con questo progetto si riconnette funzionalmente l’area, allo scopo di renderla più decorosa, green, accogliente, sicura, dotandola di spazi e strutture per le attività sportive e socio culturali, pensate per consentirne un uso continuativo, anche contemporaneo, durante tutto l’anno, per i diversi portatori di interessi, dove stare all’aperto, immersi nel verde e al sicuro, favorendo l’aggregazione e l’interazione tra gli appartenenti alle varie fasce demografiche.
Cavarzere
Il progetto proposto quale obiettivo strategico del piano integrato Metropolitano riguarda la "Valorizzazione funzionale dell'impianto sportivo comunale di via Spalato quale punto strategico di aggregazione sociale e sportiva nel territorio", spazio urbano che risulta in stretta relazione con gli istituti scolastici di diverso grado ed il centro storico della città.
E’ una proposta “integrata” finalizzata ad aumentare la recettività di questo spazio pubblico in un contesto territoriale defilato rispetto ai centri urbani limitrofi caratterizzati da una più ampia scelta di strutture sportive attrezzate, così come a promuovere la diffusione di attività sportive con l’obiettivo di rimuovere gli squilibri economici e sociali esistenti e la riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, consentendo anche l’accessibilità diffusa alle persone diversamente abili e l'implementazione dell'offerta di nuove discipline sportive e servizi ricreativi.
Ceggia
L’obiettivo dell’Amministrazione del Comune di Ceggia è quello di dotare il territorio comunale di un edificio polivalente adatto ad accogliere sia un centro ricreativo che una struttura coperta da destinare a bocciodromo. Tale struttura sarà destinata principalmente per creare il nuovo centro anziani in sostituzione dell’attuale, i cui locali concessi dal Comune sono insufficienti per dimensioni e servizi presenti. Lo spazio attuale, invece, una volta liberato potrà essere trasformato in nuova sala mostre consentendo di liberare gli spazi occupati nella vicina biblioteca comunale, attualmente riconvertiti ad 'Innovation Lab', progetto presente in tutti i comuni della Città Metropolitana, permettendo di valorizzare ulteriormente quanto già realizzato e rendendo fruibili i nuovi spazi della biblioteca per aumentare l’offerta culturale. Il nuovo spazio ricreativo-polivalente sarà a servizio anche dei giocatori del bocciodromo. La nuova struttura sarà anche a disposizione degli utenti del confinante palazzetto dello sport che non è dotato di bar né di spazi per incontri o riunioni.
Chioggia
Con il progetto si creano nuovi «luoghi protetti», che in centro città e nelle frazioni in cui è alto il rischio di isolamento e marginalità sociale, diventano punto di riferimento per i singoli e le realtà associative e strumento di avvio di interventi trasversali di promozione della cittadinanza attiva per rafforzare legami sociali e di animazione culturale - sportiva – educativa sul territorio.
Cinto Caomaggiore
L’intervento riguarda il Palazzetto dello Sport ubicato all’interno del polo sportivo comunale in via Borgo San Giovanni e serve l’area attrezzata del Parco regionale dei fiumi Reghena, Lemene e laghi di Cinto. Ospita associazioni sportive dilettantistiche di atletica, pallavolo, pallacanestro e tennis tavolo, anche su campionati a livello interregionale E’ usato come auditorium per grandi eventi e per le attività dell’Istituto comprensivo intercomunale di Cinto (Annone Veneto, Gruaro e Pramaggiore).
Dolo
L’esigenza di uno spazio per l’attività sociale/ricreativa è molto sentita nella frazione di Arino: detto quartiere infatti, da sempre “distaccato” dal centro di Dolo, proviene da un agglomerato inizialmente rurale, che ha mantenuto nel tempo la sua identità ed il senso di appartenenza alla frazione. Il progetto presentato riguarda la rifunzionalizzione della zona sportiva di Arino con ampliamento della stessa e la riorganizzazione dell’area nelle immediate adiacente attraverso una pianificazione diversa di parte del terreno ora a servizio dei campi esistenti. L’area prettamente sportiva vede la realizzazione di due campi da calcio in erba naturale, di dimensioni 100*60 m e dotati di impianti di illuminazione a consumo energetico ridotto, di un blocco spogliatoi, di dimensioni circa 600 mq, a norma CONI, composto da 4 spogliatoi di capienza cadauno di circa 20 persone, uno spogliatoio arbitri, un’infermeria, un deposito. In continuità con lo stessa è previsto un blocco servizi per il pubblico ed un punto di ristoro.
Eraclea
Il Comune di Eraclea intende procedere con un intervento negli spazi del centro del Capoluogo al fine di favorire l'aggregazione sociale e di consentire lo svolgimento di attività rivolte a tutte le fasce di età e promuovendo altresì l'inclusione dei soggetti con disabilità, sia all'aperto che all'interno degli edifici oggetto di intervento, che di seguito si riassumono:
- la creazione di un luogo di aggregazione in Piazza Garibaldi;
- intervento ecosostenibile del Centro Civico Ca' Manetti con rimodulazione degli spazi interni;
- realizzazione di nuove infrastrutture funzionali all’area di aggregazione sita in Piazza Garibaldi,
La scelta è motivata dalla necessità di individuare luoghi e attività destinati ad incrementare la coesione sociale e ridurre le situazioni di degrado sociale. L'intero ambito in progetto è previsto privo di barriere architettoniche, con pedonalità protetta da opere di mitigazione ambientale che creano un asse diretto verso il Piave e la sua golena, in futuro attrezzata (chiosco e pontile), consentendo di praticare all'aperto, in modo salutare e sicuro, attività sportive (es yoga e ginnastica dolce, canoa), attività ludiche per bambini (nell'area verde attrezzata con giochi inclusivi), attività culturali (laboratori di pittura, letture animate, festival artisti di strada, festival della magia, mercatini natalizi, concerti etc).
Fiesso D’Artico
L’Amministrazione comunale intende procedere alla ristrutturazione dell’immobile in piazza Marconi (ex asilo) soprattutto con la rigenerazione degli spazi interni per l’insediamento di spazi polifunzionali e una sala convegni. La strategia utilizzata mira a generare uno spazio di incontro, socializzazione che genererà nuove relazioni sociali, al servizio della comunità e potrà essere vissuta dagli spettatori e da tutti i cittadini, con il progetto di restauro e riqualificazione funzionale dell’edificio si “contaminerà” con un vortice culturale/sociale virtuoso tutta la piazza Marconi centro del Paese a servizio della collettività. La nuova sala convegni (il comune di Fiesso d’Artico non ha mai avuto una sala convegni pubblica) sarà il vettore per una nuova rivoluzione culturale del paese utile per manifestazioni pubbliche, teatrali, e per assemblee e più in generale per usi civici.
Fossalta di Piave
L’intervento prevede di procedere alla riqualificazione e rigenerazione degli spazi antistanti la Sede Municipale, sui quali si affacciano e si riferiscono tutta una serie di edifici pubblici o destinati a pubblici servizi quali: il Municipio, la scuola primaria e quella dell’infanzia, il centro civico e il circolo anziani, l’ufficio postale, l’edificio polifunzionale che ospita la biblioteca civica, l’ambulatorio del medico di base e le sedi di alcune associazioni.
In particolare le opere in progetto riguardano la creazione di spazi aggregativi decorosi e accoglienti, debitamente pavimentati e attrezzati, idonei a incentivare le iniziative e adeguati a ospitare eventi culturali, spettacoli all’aperto e manifestazioni pubbliche; con lo stesso intervento, in un insieme coordinato, si affianca la riqualificazione e l’incremento degli spazi interni dell’adiacente edificio polifunzionale di proprietà comunale, che già ospita la biblioteca civica, l’ambulatorio medico e alcune associazioni locali, allo scopo di implementare l’offerta di spazi da destinare alle associazioni del territorio, con il preciso obiettivo di incentivare e ampliare le attività culturali, sociali e di servizio, a beneficio di tutta la popolazione prendendo a riferimento anche un ambito più ampio rispetto al solo territorio comunale. L’edificio, con le associazioni, assumerà il ruolo di vero “motore” delle attività sociali e culturali, creando una rete coordinata tra le associazioni e la popolazione.
Jesolo
Nell’ambito delle iniziative avviate dall’Amministrazione comunale per la riqualificazione del territorio jesolano è stata avanzata la proposta di ristrutturare l’edificio comunale di Via Petrarca, noto come “Ex Ragioneria”, trasformandolo in uno spazio polivalente, multidisciplinare, dedicato soprattutto al benessere e alla crescita sociale ed educativa dei giovani, cittadini del domani, denominando l’intervento come “Rivitalizzazione economica e sociale del centro di Jesolo paese tramite la realizzazione di un nuovo centro di aggregazione”. L’obiettivo è creare una struttura volta all’inclusione della disabilità, della diversità di genere e culturale, promuovendo attività di aggregazione culturali, ricreative, di orientamento e di informazione, di discussione pubblica su tematiche rilevanti per la comunità, mirati al raggiungimento di un complesso integrato di interventi a favore dell’aggregazione.
Marcon
Il progetto prevede la creazione di un nuovo parco urbano organizzato ed attrezzato per spettacoli, manifestazioni ed intrattenimenti all’aperto. Si costituiranno così nuovi spazi aperti e inclusivi, fruibili dalla cittadinanza e da associazioni culturali e sportive, rivolti non solo ai cittadini di Marcon, ma, per la sua peculiarità e soprattutto per la possibilità di realizzare esibizioni all’aperto, anche ai residenti dei comuni limitrofi che non sono dotati di tale struttura. Lo stralcio 2 ha l’obiettivo di ampliare le dotazioni di servizi sportivi e per il tempo libero realizzando uno skatepark adatto a più tipologie di utenti e inteso non come un semplice impianto sportivo, ma come un vero e proprio spazio urbano, connesso alla Cittadella dello Sport, realizzato anche per la pratica dello skateboard così da aprire ad un maggior numero di possibilità e di utenti, oltre i confini comunali. I due nuovi parchi costituiranno elementi rilevanti di miglioramento della qualità urbana e del tessuto sociale, economico e ambientale, costituendo un potenziamento dei servizi sociali, culturali e delle attività sportive a disposizione della collettività.
Martellago
Il progetto prevede il completo rifacimento della pista di atletica, ormai vetusta, obsoleta e ultimamente non più in grado di rispondere alle esigenze delle molteplici società sportive che ne chiedono l’utilizzo. La pista fa parte dell’impianto sportivo di Martellago, il quale attualmente è già interessato da un progetto di riqualificazione che concerne gli spogliatoi, e la sua posizione è strategica: oltre alla vicinanza ai plessi scolastici, con possibilità di usufruire dell’alternanza scuola-sport, la pista riveste un interesse sovracomunale, essendo collocata a confine del territorio comunale, a ridosso dei comuni di Venezia, Mogliano, Spinea, Mirano.
Nello specifico, l’intervento è destinato alla creazione di due poli di aggregazione: uno, localizzato a Maerne, finalizzato principalmente a iniziative di tipo sociale-culturale, sia puntuali (conferenze, corsi di formazione su specifici argomenti, eventi di carattere culturale), sia progettualità di durata costante nel tempo (attività dedicate ai cittadini per contrastare la solitudine e l’isolamento, iniziative di tipo ricreativo, laboratoriale, culturale, ginnastica dolce); l’altro, con sede a Martellago, dedicato a ospitare manifestazioni e spettacoli durante tutto l’anno grazie all’area verde di pertinenza ed agli spazi coperti, ovvero per promuovere giornate di incontri o manifestazioni legate allo sviluppo della creatività, della fantasia, della cultura o della musica.
Meolo
L’intervento prevede la riqualificazione di un’area strategica all’interno del centro edificato di Meolo caratterizzata dalla presenza di funzioni pubbliche da rafforzare in conformità agli obiettivi del bando, in dettaglio sono presenti attrezzature sportive quali campo da basket, campo da calcetto, percorso vita all’aperto, area attrezzata con giochi, spogliatoi e servizi igienici. Ai margini dell’area di intervento si sommano altre funzioni che l’intervento intende collegare e connettere tra loro quali il palazzetto dello Sport, lo stadio comunale, la scuola media con annessa palestra, il centro anziani di villa Dreina con l’annesso bocciodromo e tutta l’area residenziale di via A. Moro e via Buranello. La connessione del parco di villa Dreina con l’area giochi all’aperto, costituirà un’unica area di servizio pubblico con funzione di aggregazione sociale, sportiva e ludica nonché polmone verde di elevato valore ambientale ed ecologico.
Mira
L’intervento in progetto consiste nella riqualificazione del Polo sportivo Valmarana, una cittadella dello sport ad uso polivalente situato nella prima periferia urbana della città di Mira, zona caratterizzata dalla presenza di numerose abitazioni in edilizia popolare. Il polo sportivo di Valmarana rappresenta un potenziale ‘filtro’ tra il sistema urbano periferico della frazione di Mira Porte e la Riviera del Brenta con le sue ville e i suoi paesaggi ad alta valenza storico-culturale e a vocazione turistica e attualmente ospita realtà sportive di valenza metropolitana, anche attive nell’inclusione sociale di persone con disabilità. Il Polo è quindi un luogo di aggregazione che permette, attraverso lo sport, educazione intersettoriale e superamento delle barriere sociali. Il progetto inoltre garantisce il riuso e la rifunzionalizzazione ecosostenibile di aree pubbliche e di strutture edilizie pubbliche, con il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale, economico e ambientale, promuovendo la rivitalizzazione economica ed essendo in ambito urbano consolidato, nessun consumo di suolo.
Mirano
Il progetto prevede l’adeguamento e rifunzionalizzazione di pista e spogliatoi atletica leggera e campo sportivo di Vetrego: l’area, oltre al rifacimento del campo sportivo e degli spogliatoi e alla costruzione delle nuove tribune, sarà interessata dalla demolizione di circa 150 mq di fabbricati impropri e dalla realizzazione di un’area boscata di circa 2000 mq, contribuendo non solo alla rigenerazione dell’area ma alla qualità ambientale e sociale di tutta la frazione. Il progetto, fa parte delle strutture sportive diffuse nel territorio miranese che, se adeguatamente rigenerate, andrebbero a migliorare la qualità di quello che può essere definito un “palazzetto dello sport diffuso” di una Città localizzata in quella che viene definita la cinta urbana della provincia veneziana, e con una posizione centrale del Comune rispetto all’area sud-ovest della Città Metropolitana di Venezia.
Musile di Piave
Il Comune di Musile di Piave è proprietario di un ampio compendio destinato ad impiantistica sportiva in Via Argine San Marco inferiore, posto lungo il lato ovest della strada provinciale SP44 e a sud della strada statale SS14 “Triestina», facilmente raggiungibile dai cittadini musilensi come pure da utenza esterna ai confini comunali. Negli ultimi anni le associazioni sportive, ed in generale la cittadinanza, hanno segnalato la necessità di implementare i servizi presenti nell’area del polo sportivo, richiedendo l’introduzione di nuove strutture, volte a integrare gli spazi per le attività sportive già esistenti e a crearne di ulteriori, per ospitare nuove discipline. L’area attualmente dispone di strutture per la pratica delle discipline del calcio, del calcetto, del tennis, beach volley, della pallamano e del tiro alla fune. In prospettiva, L’Amministrazione comunale intende introdurre un’area skate park, un nuovo campo da beach volley, due campi per il padel, un nuovo campo da calcio, con annesso blocco servizi (in grado di ospitare due spogliatoi, un’infermeria e uno spogliatoio per arbitri), una sala polivalente in grado di ospitare eventi e manifestazioni legati all’attività delle associazioni sportive, un anello ciclo/pedonale protetto, con un percorso dedicato all’allenamento di squadre ciclistiche e uno destinato allo jogging ed infine un’area per lo sgambamento di cani, protetta da recinzione in rete metallica, dotata di panchine, punti luce e fontanella per l’acqua.
Noale
Il progetto si propone di ristrutturare il Palazzo Soranzo-Scotto, attualmente sede della biblioteca comunale, ma non più funzionale a tale uso, quale Polo aggregativo con realizzazione nuovi spazi per la cittadinanza a scopo sociale e culturale. La struttura esistente appare composta da due piani. Lo spazio polifunzionale sarà in generale, destinato ad incontri di tipo formativo/specialistico e di concerto con le associazioni presenti ed operanti sul territorio, verranno organizzati corsi di formazione, “incontri con l’autore” per promuovere la cultura e l’educazione alla lettura dei libri, con lo scopo di condividere le esperienze ed il contatto sociale tra lo scrittore ed il lettore. Saranno proposti laboratori di pittura, fotografia, disegno e lingua per attuare l’interazione con le varie e diverse realtà associative. Sempre in questo spazio polifunzionale, un altro importante progetto per un percorso didattico culturale e formativo, sarà offerto dalla cosiddetta “guida all’ascolto”, incontro con lo scopo di accompagnare e guidare l’utente all’ascolto della musica: classica, lirica, ecc., analizzando le varie sfumature per capire, conoscere ed apprezzare il suono e l’armonia di un brano e le eventuali emozioni che possono generare nell’ascoltatore.
Portogruaro
L’intervento di riqualificazione del complesso della Villa Comunale ed annessi ha lo scopo di creare spazi dedicati ad attività aggregative quali sedi per associazioni sportive e culturali giovanili, laboratori teatrali, musicali, di pittura, di danza ed attività manuali; workshop per la crescita professionale e sportiva, allestimento di attività culturali, corsi di formazione, ed ogni attività mirata ad offrire opportunità formative e socializzanti, aggregazione, promuovendone la partecipazione attiva alla comunità, soprattutto nei confronti dei giovani favorendo la cultura dello sport. Il programma consistente nel recupero e riqualificazione di alcuni edifici componenti il complesso: la Villa, l’ex serra della Villa, l’edificio ex foresteria e l’ex casa del custode, l’ex dependance. Nell’edificio ‘ex foresteria’ gli spazi al piano terra saranno dedicati a sedi per associazioni sportive e culturali volti a favorire lo sviluppo della pratica sportiva, centri estivi giovanili e sale polifunzionali al fine di ospitare eventi culturali ed attività serali formative. Potranno ospitare contemporaneamente anche opere di proprietà comunale e svolgere quindi anche funzione espositiva per favorire l’aggregazione sociale. Allo stesso modo gli edifici ‘ex serra’ ed ‘ex casa dal custode’ saranno riqualificati e convertiti in spazi polifunzionali adattabili a seconda delle necessità, al fine di promuovere eventi di aggregazione sportiva, culturali e sociali.
Pramaggiore
L’intervento di miglioramento e adeguamento funzionale dell’ex Casa del Popolo è finalizzato ad una migliore quanto razionale riorganizzazione degli spazi interni del luogo di aggregazione al fine di poter consentire lo svolgimento di attività che possano essere d’aiuto alle famiglie nella programmazione della quotidianità, permettendo così alle realtà operanti nel territorio di ampliare i servizi offerti in tema di incremento del livello culturale della popolazione. La riorganizzazione degli spazi permetterebbe, inoltre, al gruppo comunale di Protezione Civile e AISA Sezione Metropolitana di Venezia di poter rafforzare e stimolare la conoscenza del territorio nella cittadinanza potendo organizzare nelle proprie sedi seminari e incontri per informare sui rischi della zona. Il progetto vuole quindi rendere ancor di più gli spazi dell’ex Casa del Popolo idonei per la realizzazione di progettualità ed attività che rispondano alle diverse esigenze demografiche della comunità, prevedendo tra l’altro la garanzia di accessibilità all’edificio per i soggetti portatori di disabilità con eliminazione delle barriere architettoniche presenti.
Quarto d’Altino
L’intervento proposto è finalizzato a promuovere la rifunzionalizzazione ecosostenibile del Centro Civico Polifunzionale di Portegrandi, attualmente scarsamente ultimato, al fine di creare spazi per l’aggregazione sociale in ottica di potenziamento dell'autonomia delle persone con disabilità e dell'inclusione sociale, di ampliamento dell’offerta di servizi culturali, sportivi per il tempo libero. Coerentemente con il progetto trainante del comune capoluogo e con le finalità previste dalla linea di investimento, l’intervento è connaturato da significativi elementi di aggregazione culturale, sociale e sportiva e di riduzione dei consumi energetici, riconoscibili nei seguenti benefici attesi.
San Donà di Piave
L’intervento in oggetto rientra nell’ambito di un significativo processo di rigenerazione urbana di un’area denominata “Porta Nuova” che mira a ri-funzionalizzare e riqualificare una superficie di circa 330.000 mq complessivi.
La “Cantina dei Talenti” si affianca al nuovo Polo Intermodale (treno + autobus con oltre 10.000 pax/giorno) e al nuovo spazio espositivo (di proprietà comunale) con l’obiettivo di diventare un luogo “ad alta intensità di frequentazione”, che favorisca l’aggregazione, le relazioni sociali, lo sviluppo psico-fisico equilibrato delle persone di tutte le età offrendosi come contenitore per eventi nell’ambito digitale e creativo (come gli hackathon e gli startup-weekend), culturale e sociale (corsi e rappresentazioni di musica e teatro), congressuale e formativo, divulgativo e informativo.
San Michele al Tagliamento
L’intervento prevede il recupero di piazza Galasso nel capoluogo anche mediante ristrutturazione di alcuni edifici prospicenti su di essa al fine di realizzare punti di aggregazione nell’ambito di San Michele al Tagliamento.
Sarà destinata ad un’importante associazione presente nel territorio comunale da circa sessant’anni, attualmente occupante uno dei locali di piazza Galasso che verrà destinata ad altro uso (“Casa di Comunità” per un progetto finanziato dal PNRR e seguito dall’ULSS n.4 “Veneto Orientale”), un nuovo locale completamente ristrutturato e progettato ad hoc per la finalità a cui sarà destinato. Tale spazio potrà ospitare attività di divulgazione didattica e sensibilizzazione, anche all’aperto fruendo dello spazio della piazza, nella quale potranno essere svolte altre attività che già organizza l’associazione, quali concerti rock, giochi per bambini (es. color run), sito di partenza ed arrivo per cicloturistiche e gite organizzate.
San Stino di Livenza
Il Comune intende eseguire interventi di adeguamento del palazzetto dello sport Marta Russo, attualmente scarsamente utilizzato per la sua vetustà e gli elevati costi, ai fini del miglioramento di aggregazione sportiva e socio culturale. I principali obiettivi con la realizzazione del progetto, sono: migliorare ed aumentare i servizi per i cittadini potenziando i punti di aggregazione socio culturale e sportiva e la qualità della vita degli utilizzatori; perseguire il contenimento dei consumi energetici; I benefici attesi sono nella finalità generale di miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale, economico ed ambientale, con particolare riferimento allo sviluppo e potenziamento dei servizi sociali e culturali e alla promozione delle attività sportive culturali con maggiore accessibilità e fruibilità in favore delle persone anziane, sia in relazione all’attività motoria di base, sia con riguardo al superamento delle barriere architettoniche. Il palazzetto Marta Russo collocato in area centrale rispetto al territorio comunale è un punto di riferimento per la promozione della pratica sportiva e non del Comune, ma più in generale del territorio circostante. Per quanto riguarda l’efficientamento energetico si è valutato un intervento di trasformazione in nZEB dell’edificio.
Spinea
Il progetto è stato sviluppato in modo che gli interventi proposti forniscano l’impulso per la rigenerazione urbana attraverso la riqualificazione degli spazi urbani pubblici (Piazza Fermi e Piazza Marconi) come punti di aggregazione e promozione di servizi sportivi e socio culturali. Il Comune di Spinea ha una vocazione allo sport in quanto nel territorio comunale sono presenti diverse strutture sportive, in particolare il pattinodromo è uno dei due soli impianti al coperto esistenti in Italia, inoltre sono presenti diversi impianti sportivi e la nuova piscina coperti. Spinea è stata nominata “Città Europea dello Sport 2023”lo sport è quindi visto come impulso all’innovazione e alla crescita culturale, perché favorisce l’inclusione, l’integrazione e la socializzazione. Lo sport esce dagli edifici per contaminare lo spazio pubblico della quotidianità, il vuoto della città diventa infrastruttura sportiva, una opportunità concreta di valorizzazione del territorio, sport come infrastruttura urbana diffusa: spazi pubblici, luoghi aperti e flessibili, storicamente monofunzionali, prima fra tutte la piazza ma anche la strada, il viale, le aree di rispetto delle infrastrutture, si attrezzano per usi molteplici, rispondendo alle esigenze di socializzazione e diversificazione del tempo libero. Lo spazio pubblico, luogo aperto e flessibile, congiuntamente ad una cultura del tempo libero che pone al centro la ricerca di benessere psico-fisico, si fonda su un concetto di città che vede tutti i suoi elementi costitutivi (artificiali e naturali) orientati allo sviluppo di programmi integrati e strategie di pianificazione che promuovano un’idea di città sana, il cui concetto di salute è basato sia sull’attività fisica sia sui rapporti sociali. Le Piazze oggetto dell’intervento, in quanto appunto luoghi aperti e flessibili, sono in grado di ospitare, durante la “Settimana dello Sport” o in altre manifestazioni che il Comune organizza o intende organizzare, allestimenti di impianti sportivi mobili e consentire lo svolgimento, per esempio, delle seguenti discipline: calcio a tennis, pallavolo, mini-volley, basket - mini basket, skateboard, arrampicata Per alcuni giorni le Piazze ma anche via Roma, coinvolgendo tutte le associazioni sportive cittadine, le sue centinaia di atleti, dai più piccoli ai più grandi, si trasformano in spazi multicolori, dove diventa possibile praticare qualsiasi sport.
Torre di Mosto
L’Amministrazione intende candidare il progetto di “Rifunzionalizzazione degli impianti sportivi per migliorare l’aggregazione sportiva socio culturale” di via Confin a Torre di Mosto. L’area, il cui uso sta calando a causa del cattivo stato di conservazione, è utilizzata dai cittadini e dai frequentatori delle attività organizzate da due associazioni senza scopo di lucro che ne hanno in capo la gestione. La pista di atletica, i campi da tennis e da basket presentano tutti un degrado avanzato degli strati di finitura, che risultano in più punti ampiamente distaccati e disgregati, tanto da rendere non agevole, corretto e sicuro l’uso da parte dei fruitori dell’area attrezzata. I sottofondi di tali suoli risultano invece apparentemente meno degradati se non per lo strato più superficiale sottostante la finitura.
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