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Interventi sulle strade metropolitane: prosegue l'impegno con altri 400 mila euro per la sicurezza del territorio

Data: 
14/07/2017 - 16:00
Il Consiglio metropolitano ha approvato lo stanziamento per il “Progetto strade sicure nel territorio metropolitano”
Progetto strade sicure (foto La Nuova Venezia)

La Città metropolitana di Venezia, durante la seduta del Consiglio dello scorso 11 luglio, ha approvato lo stanziamento di 400mila euro da utilizzare per il “Progetto strade sicure nel territorio metropolitano”. Il piano consiste nella realizzazione di alcuni varchi tecnologici che consentono il monitoraggio dei veicoli transitanti lungo le principali strade di accesso al territorio metropolitano. Nello specifico i portali “intelligenti” tramite il sistema di lettura della targa riconosceranno le irregolarità in ordine alla copertura assicurativa, alla revisione e alla proprietà dei veicoli transitanti, segnalando i veicoli oggetto di furto o sotto sequestro amministrativo.

 

L'obiettivo è l'aumento della sicurezza nel territorio, anche alla luce dei risultati di una recente sperimentazione effettuata dalla società Venis spa del Comune di Venezia, da cui è risultato come su 3.400 transiti, 74 veicoli sono risultati non assicurati, 56 non revisionati ed uno con targa radiata.

 

Il progetto verrà condiviso con la Prefettura e la Polizia stradale e sarà realizzato in collaborazione con Venis spa per gli aspetti di integrazione informatica e di rete. La successiva gestione operativa avverrà in collaborazione con il Comune di Venezia e gli altri Comuni territorialmente competenti anche grazie al coinvolgimento delle rispettive Polizie locali per le attività di verifica e controllo. Questi portali saranno dotati anche di pannelli per la promozione territoriale e di segnalazione luminosa dei controlli. È un'ulteriore dimostrazione che l'amministrazione metropolitana è impegnata per dare una risposta concreta alla sicurezza stradale e del territorio.

 

Sempre all'interno del progetto "Strade Sicure", nei giorni scorsi la Prefettura di Venezia ha autorizzato la Città Metropolitana di Venezia all’installazione di nuovi autovelox lungo tre strade provinciali che negli ultimi anni hanno registrato il maggior numero di incidenti anche mortali, per promuovere un’efficace azione preventiva di contrasto al fenomeno dell’incidentalità legato agli eccessi di velocità. Nello specifico un autovelox verrà collocato lungo la S.P. n. 32 “Miranese” in Comune di Mirano all’altezza dell’area commerciale al km 9+000. Tale strada, caratterizzata da un contesto fortemente urbanizzato con limite di velocità di 50 km/h e da un notevole traffico veicolare anche pesante, è stata interessata da un rilevante numero di incidenti, in particolare durante le ore notturne. Lo strumento controllerà sia i veicoli diretti verso Mirano che quelli verso santa Maria di Sala.

Un altro dispositivo verrà posizionato lungo la S.P. n. 59 “San Stino di Livenza – Caorle” in Comune di San Stino di Livenza al km 7+300 ove recentemente si sono registrati degli incidenti mortali, tra i quali quello di marzo 2016 in cui hanno perso la vita tre ragazzi. In tale tratto vige il limite di velocità di 70 km/h. Un ulteriore autovelox verrà installato lungo la S.P. n. 43 “Portegrandi - Caposile” in Comune di Quarto d’Altino all’altezza dell’idrovora al km 4+200 dove vige il limite di velocità pari a 90 km/h. Qui la strada, oltre che per gli svariati incidenti mortali avvenuti negli anni, ha fatto registrare nelle analisi delle velocità massime di oltre 180 km/h. Lo strumento controllerà sia i veicoli diretti da verso Jesolo che verso Mestre.

 

I lavori di installazione dei nuovi autovelox inizieranno nel mese di luglio e saranno completati con la posa della segnaletica verticale di preavviso, il collaudo e le tarature degli strumenti. Prima della loro messa in servizio e successiva attivazione verrà dato adeguato preavviso all’utenza tramite i maggiori mezzi di comunicazione. Tali interventi non hanno finalità punitive né vessatorie nei confronti degli automobilisti, ma sono stati concordati con la Prefettura nei tratti a più alta incidentalità, con effetto deterrente. I proventi derivanti dall’accertamento delle eventuali violazione dei limiti di velocità saranno interamente destinati per finanziare interventi per la sicurezza delle strade di competenza come previsto dal Codice della strada.

 

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