“Il tempo delle risposte è ormai arrivato, non servono parole, ma obiettivi concreti da raggiungere e modalità certe per realizzarli”: il sindaco di Venezia e della Città metropolitana, Luigi Brugnaro, ha sintetizzato così il suo intervento, nel corso della tavola rotonda dal titolo “Un progetto per la Città metropolitana” promossa questo pomeriggio, al “Business Center Banchina dell'Azoto 15”, a Marghera, dalla Camera del Lavoro metropolitana di Venezia.
Presenti, tra gli altri, anche il presidente della Confindustria di Venezia e Rovigo, Vincenzo Marinese, il direttore della Direzione Ambiente della Regione, Luigi Fortunato, il segretario confederale della Cgil nazionale, Vincenzo Colla, il segretario generale della Camera del Lavoro metropolitana di Venezia, Enrico Piron.
È toccato proprio a quest'ultimo illustrare i punti salienti del Piano per il lavoro predisposto dalla Camera del lavoro metropolitana, che mette in primo piano il rilancio di Porto Marghera; l'attuazione in tempi brevi e certi delle bonifiche; la valorizzazione dell'area portuale con la concessione del porto “franco”; lo spostamento della stazione marittima solo quando saranno valutate le reali capacità di carico del canale dei Petroli.
La Cgil chiede inoltre un tavolo permanente metropolitano per il Turismo e un ruolo attivo e di primo piano della Città metropolitana nel costruire, assieme alle forze sociali, un nuovo modello di sviluppo che sostenga anche settori produttivi ora in crisi o diventati secondari.
“La Città metropolitana – ha risposto Brugnaro – crede nelle imprese, nel lavoro, a chi crea occupazione, a chi propone soluzioni e non dice sempre di 'no'. Siamo perciò pienamente disponibili a lavorare insieme non solo alla Cgil, ma anche agli altri sindacati e alle associazioni di categoria, per dare un futuro a questo territorio. Serve un grande gioco di squadra per attrarre investimenti e posti di lavoro. Come Amministrazione stiamo già operando molto assiduamente: la Città metropolitana c'è, ha tantissimi dipendenti impegnati non solo a far funzionare al meglio il settore scolastico e quello della viabilità, ma anche a rendere più efficiente la macchina burocratica. Il bilancio di quest'anno chiuderà, ad esempio, con un attivo di una cinquantina di milioni di euro. È un dato importante e molto significativo, perché senza risorse non si possono realizzare progetti".